Il sindaco Silvia Chiassai Martini, capogruppo in consiglio provinciale di “Comuni per la Provincia”, interviene sul bilancio:
“Il Governo ha ridotto le Province alla canna del gas – afferma il sindaco Chiassai Martini – e, mentre chi amministra la Provincia di Arezzo continua ad aspettare Godot, le strade e le scuole sono sempre più a rischio, in termini di sicurezza, per l’assenza delle risorse adeguate che non vengono trasferite impedendo all’ente di esercitare le sue funzioni fondamentali, tra le quali le manutenzioni. Per l’ennesima volta, la Provincia è dovuta ricorrere all’esercizio provvisorio di bilancio, ricordando che il Bilancio di Previsione è stato approvato solo nel mese di settembre e con il parere negativo del Collegio dei Revisori, proprio per il mancato rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. Una condizione che è diventata vergognosa e inaccettabile, in quanto, anche come sindaci del territorio aretino, ci troviamo ad affrontare in prima linea le numerose criticità che i cittadini denunciano senza avere, purtroppo, nessuna possibilità di intervento. Al cittadino non interessa di chi siano le competenze, chiede la risoluzione del problema. Le manovre finanziarie del Governo, negli ultimi tre anni, hanno compromesso la capacità di programmazione delle Province producendo anche significativi danni al patrimonio pubblico. Il taglio progressivo delle risorse per le Province e le Città metropolitane è stato di 1 miliardo di euro nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e di 3 miliardi nel 2017. La Provincia di Arezzo ha dovuto tamponare le difficoltà economiche facendo ricorso a misure straordinarie finanziarie e contabili: rinegoziando i mutui contratti con la cassa Depositi e Prestiti e utilizzando gli avanzi di amministrazione per il raggiungimento degli equilibri di bilancio. In poche parole, abbiamo raschiato il fondo del barile e adesso ci chiediamo, dopo il lassismo e i silenzi di questi anni, dove si voglia arrivare. Per quanto riguarda il nostro gruppo di opposizione, abbiamo espresso un voto contrario all’esercizio provvisorio perché non vogliamo essere corresponsabili di un disastro, aggravato ogni volta, da un Governo centrale che inspiegabilmente continua a portare avanti un possibile disegno di abolire le Province, malgrado un esito referendario diverso, chiudendo il rubinetto delle risorse che restano insufficienti perfino per l’ordinaria amministrazione. Non possiamo neppure condividere le parole del Presidente Vasai che rimanda la questione a dopo le elezioni politiche prevedendo una possibile soluzione solo nel 2019. Potrebbe essere già troppo tardi. Il Governo della Provincia, facendo poco o nulla, si è dimostrato politicamente complice della precarietà amministrativa e finanziaria. L’ assenza di risorse adeguate e conseguentemente l’impossibilità di realizzare progettualità e programmazione sono imbarazzanti e soprattutto preoccupanti per i cittadini e per amministratori locali”.