Ha 10 anni, arriva da Atene ma è nato a Budapest. È Pancho, il rinoceronte bianco appena arrivato al Parco Faunistico Le Cornelle, in provincia di Bergamo. Una new entry molto preziosa, visto che questo animale è molto speciale: dopo l’elefante è il mammifero terrestre più grande del mondo ed è sotto tutela perchè rischia l’estinzione (ne sono rimasti 20.000 esemplari in tutto il mondo, ma alla fine del XIX secolo ce n’erano solo 100).
A minacciare questa specie sono soprattutto i bracconieri, che danno una caccia spietata al suo pregiatissimo corno, oggetto di culto per molti popoli. Questo anche perchè, erroneamente, al corno vengono attribuite proprietà curative e afrodisiache. Ai rinoceronti, invece, il corno serve come arma di offesa-difesa, per scavare radici o per spezzare ramoscelli per nutrirsi.
Il carattere docile e calmo di Pancho gli ha consentito di accettare senza alcun disagio il trasferimento e di ambientarsi immediatamentenella sua nuova casa a La Cornelle, dove ha incontrato due suoi simili: le due femmine Lara e Shanny, arrivate al Parco rispettivamente nel 2011 e nel 2009. I tre esemplari si divertono insieme: corrono, fanno bagni di fango, dormono e mangiano cibandosi principalmente di erbe, foraggi, frutti (fino a 8-10 chilogrammi al giorno) e fieno (circa 10-15 chilogrammi ciascuno).
I rinoceronti ‘bianchi’ non si chiamano così per il colore della pelle, è giallastra. Questo aggettivo deriva in realtà da un errore di traduzione del termine olandese “weit” con “white”: la parola giusta sarebbe stata “wide”, e cioè “ampio”, in riferimento alle dimensioni della bocca. Il rinoceronte in sè anche è molto grande, tant’è vero che dopo l’elefante è il mammifero terrestre più grande al mondo.
Pancho, che ha un carattere docile e calmo, si è ambientato immediatamente nella sua nuova casa a Le Cornelle: le due femmine Lara e Shanny, si sono dimostrate molto incuriosite dalla nuova presenza. Shanny, in particolare, ha iniziato a stuzzicare Pancho con piccoli atteggiamenti di sfida, intrattenendosi in simpatici momenti di gioco con lui. E chissà, magari scatterà anche l’amore e forse arriverà un piccolo Pancho, anche se l’accoppiamento non è un processo facile e la gestazione dura anche fino a 18 mesi.
Come caratteristico per la sua specie, infatti, anche Pancho ha due corni (uno anteriore più grande e uno più vicino al cranio) e l’olfatto è il suo senso più sviluppato, mentre l’udito e la vista sono piuttosto limitati. A differenza dei rinoceronti neri, i rinoceronti bianchi, come lui, sono piuttosto socievoli e vivono abitualmente riuniti in piccole schiere di una decina di individui.
Davvero impressionante è l’andatura al trotto con cui Pancho e le due femmine del Parco si muovono abitualmente. Un’andatura che, in caso di pericolo, può raggiungere velocità notevoli.
Notizia tratta dal sito www.dire.it