Era il febbraio del 2015 quando venne collocata di fronte al Palazzo Comunale di Cavriglia la “Madre dell’Armenia” dell’artista Vighen Avetis, statua in bronzo realizzata dal “maestro” armeno in occasione del centenario del genocidio che il popolo armeno subi’ nel 1915 da parte dei “Giovani Turchi”.
In quella “Madre” la nostra gente ha rivisto quelle donne, quelle vedove, che dopo gli eccidi del luglio 1944 seppero tenere in vita la comunità cavrigliese così barbaramente colpita dalle truppe Nazifasciste.
Il forte legame con i tragici fatti del passato che accomuna il popolo armeno e Cavriglia spinse Vighen a scegliere il nostro territorio per l’esposizione di un’opera così significativa.
Questo legame nato all’insegna dell’arte e delle memoria negli anni successivi si è ulteriormente consolidato e nei giorni scorsi, grazie a Vighen, il Sindaco di Cavriglia ha avuto l’onore di partecipare, insieme alle più alte cariche dello stato e di fronte a migliaia di persone, alle celebrazioni del centesimo anniversario della battaglia di Arapan, dove gli armeni, nel 1918, inferiori in numero e con armamenti rudimentali, riuscirono con gesta eroiche a difendere la loro terra dall’invasione delle milizie turche.
Una vittoria determinante che permise la nascita della Repubblica di Armenia.