La presentazione del lavoro realizzato dal Consorzio di Bonifica Medio Valdarno nell’ambito dei lavori di manutenzione e riqualificazione del Fiume Arno in collaborazione con il Genio Civile Regione Toscana anticipa il cinquantunesimo anniversario dell’alluvione.
Firenze, 3 novembre 2017 – Il lavoro di manutenzione e riqualificazione dei corsi d’acqua fiorentini del Consorzio incontra anche la storia, la cultura e l’artigianato della città con il restauro dell’antico idrometro a vista sull’Arno agli Uffizi. La lastra numerata posizionata su un angolo del muro di sponda a due passi dalla porta di accesso alla Società Canottieri Firenze dopo diversi anni e diverse ondate di piena si era ormai danneggiata sia nel marmo che nella muratura a cui era ancorata. E così nell’ambito dei lavori svolti in accordo e collaborazione con il Genio Civile della Regione Toscana, il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ha affidato sotto la direzione dell’Ing. Massimo Iannelli le lavorazioni necessarie per il recupero di uno strumento comunque ancora utile per le rilevazioni immediate o in caso di mancanza di energia elettrica, considerato che i dati sul livello del fiume provengono oggi dalle diverse stazioni telematiche del Centro Funzionale Regionale.
Da una sommaria ricerca emerge che quel punto di rilevazione del livello dell’Arno così centrale si perda nella storia della città ma che solo a partire dal fascicolo del 1992, anno in cui fu installato l’idrometro in telemisura, l’ex Servizio Idrografico e Mareografico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui deriva l’attuale Settore Idrologico Regionale, abbia iniziato a pubblicarne i dati di altezza idrometrica sugli Annali Idrologici.
“Prima del 1992, ma dobbiamo risalire al 1966 – ricorda Paolo del Santo del Settore Pluviometria della Regione Toscana – l’idrometro di riferimento del Servizio Idrografico e Mareografico per la città di Firenze era costituito dall’idrometro di Firenze Lungarno Acciaiuoli, attivo dal 1946 e distrutto dalla piena del ’66, assieme alla spalletta e alla sede stradale. Tra il 1967 e 1991, sugli Annali Idrologici, per quanto attiene alla città di Firenze, vennero pubblicati solo i dati della stazione di Nave di Rosano, stazione idrometrica storica, attivata nel 1920 ed ancora in funzione, per la quale era ed è disponibile anche la relativa curva di deflusso e quindi i dati di portata”.
La presentazione dell’idrometro ritrovato si è tenuta simbolicamente proprio il giorno prima del cinquantunesimo anniversario dell’alluvione alla presenza di Marco Bottino – Presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Alessia Bettini – Assessore all’Ambiente del Comune, Leandro Radicchi – Dirigente del Genio Civile Valdarno Superiore e del Presidente del Consiglio Regionale oltre che grande conoscitore e appassionato divulgatore della storia cittadina Eugenio Giani.
In un’annata oltremodo siccitosa è comunque necessario ricordare infine e tenere in mente le altezze di 3 metri e di 5.5 metri come riferimenti rispettivamente per il primo ed il secondo livello di guardia al raggiungimento dei quali, da oggi ben visibili anche sull’antico idrometro restaurato, far scattare le necessarie precauzioni ed azioni da parte di enti, istituzioni e cittadinanza.
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