Domenica 1 luglio, ad Arezzo verranno ricordate le vittime della strage del Mulinaccio.
Era il 6 luglio 1944: i tedeschi arrivarono nel piccolo agglomerato di tre case coloniche alle periferia di Arezzo. “Rastrellarono 15 uomini e li fucilarono lungo il sentiero che porta al Castro, nei pressi di Mulin Vecchio – ricorda Tiziana Nocentini che alla vicenda del Mulinaccio ha dedicato il libro “Mulinaccio, una strage dimenticata” – Una particolarità: la mattina del giorno dopo un tedesco diede notizia alle donne che i partigiani erano stati uccisi e disse loro di abbandonare la zona insieme ai bambini. Solo dopo sette giorni seppero che i partigiani uccisi erano i loro mariti, i loro figli. Nel luogo da cui avevano sentito provenire gli spari, rintracciarono da soli la fossa e scavarono con le mani; troveranno le salme legate fra loro con un filo di ferro”.
La cerimonia del 1 luglio si svolgerà in via Golgi alla presenza delle autorità cittadine e, tra i gonfaloni, oltre a quelli di Comune di Provincia di Arezzo, anche quello del quartiere di Porta del Foro. Alle 9.45 verrà celebrata la messa di suffragio e, dopo il saluto delle autorità, il professor Camillo Brezzi, Presidente dell’Istituto storico della Resistenza, ricorderà le stragi nel territorio aretino.