Ripartono a settembre i percorsi di formazione e informazione per supportare le donne vittime di violenze.
I corsi sono rivolti a coloro che operano nel contrasto delle diverse violenze di genere e si svolgeranno in tutto il territorio provinciale.
Un percorso formativo per le forze dell’ordine, per gli operatori appartententi alle varie Istituzioni, tra cui quella sanitaria, chiamati a dare sostegno alle donne che subiscono delle violenze e tutelando così anche i loro figli minori.
Un ricco programma formativo organizzato dalla Provincia di Arezzo in collaborazione con la Prefettura e coinvolgendo le zone socio-sanitarie, grazie al supporto dell’Associazione Centro Antiviolenza “Pronto Donna” e dalle formatrici specializzate dell’associazione “Le Nove – Studi e ricerche sociali” di Lugnano in Teverina (Tr).
“L’esigenza di istituire dei corsi formativi per operatori delle forze dell’ordine e componenti della rete è emersa in diverse situazioni – ricorda Eleonora Ducci, vicepresidente della Provincia di Arezzo, – in particolare modo nell’incontro congiunto fra gli Amministratori nel tavolo istituzionale tenutosi nel marzo scorso in Prefettura. Era necessario affrontare in maniera operativa tutte le questioni inerenti la violenza di genere e favorire l’attivazione dei servizi, soprattutto nelle situazioni di emergenza e urgenza.”
La Provincia di Arezzo è da tempo capofila della rete a contrasto della violenza sulle donne, una delega ampiamente riconosciuta e confermata dagli Enti Locali del territorio, e che anche grazie al finanziamento della Regione Toscana porta avanti iniziative stilate in un corposo Programma Antiviolenza.
Un’ attività di coordinamento quello Provincia di Arezzo che vede un numero sempre crescente di Enti aderenti che tutti insieme sono riusciti a creare una solida rete istituzionale.
Il Programma Antiviolenza, vuole infatti armonizzare e rappresentare le esigenze dell’intero territorio provinciale, sviluppando il lavoro avviato negli anni scorsi e rivolgendosi al futuro.
Gli appuntamenti del percorso formativo si svolgeranno da lunedì 17 settembre in Valdarno, presso il Centro Culturale la Ginestra, a Montevarchi; martedì 18 settembre in Valdichiana, presso i servizi sociali del Comune di Cortona a Camucia; lunedì 24 settembre in Casentino, presso Unione dei Comuni a Ponte a Poppi; mercoledì 26 settembre ad Arezzo, presso la Provincia di Arezzo; e si concluderanno giovedì 27 settembre in Valtiberina, presso Unione dei Comuni a Sansepolcro.
“Vogliamo rafforzare il coordinamento, lo scambio di informazioni fra i soggetti della Rete– continua Eleonora Ducci, – per la presa in carico e l’accompagnamento delle vittime nel percorso di autonomia, garantendo il rispetto della loro privacy. – Diffondendo l’informazione e la conoscenza dei servizi sul territorio, potremo infatti riflettere sul significato e sugli scopi del lavoro in rete, anche in termini di sostenibilità,economia ed efficacia di tali progetti. Il ciclo di incontri è la prosecuzione di un percorso già avviato che ci sta aiutando a comprendere meglio il fenomeno della violenza di genere, per contrastarlo, combatterlo e contemporaneamente rispondere, sempre più puntualmente, ai bisogni delle donne vittime delle diverse forme di violenza – conclude Ducci”.