Nella mattinata odierna, il Prefetto di Arezzo Anna Palombi ha presieduto, presso la sede della Prefettura, una riunione del Tavolo di lavoro dedicato alla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro, alla luce dei gravi incidenti, alcuni, purtroppo, con esiti mortali, che si sono verificarsi in questo territorio provinciale e che hanno riproposto, ancora una volta, il drammatico fenomeno degli infortuni durante l’attività lavorativa che desta un forte allarme tra la collettività, per i risvolti umani, sociali ed economici che determinano.
Presenti, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, sindaci ed amministratori dei comuni della provincia, rappresentanti della Regione Toscana, della Provincia, dell’Asl Sudest Toscana Arezzo, dell’Ispettorato del Lavoro, della Camera di Commercio, dell’INAIL, dell’INPS, referenti delle associazioni di categoria rappresentative degli operatori economici, degli ordini professionali, delle organizzazioni sindacali e della locale Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro.
Il Prefetto, in apertura dei lavori, ha fatto presente che lo scopo dell’odierno incontro è quello di svolgere un’approfondita analisi sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’individuazione dei settori ritenuti maggiormente esposti a rischio ed quindi di condividere le possibili strategie di prevenzione, formazione ed informazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, al fine di potenziare il complessivo sistema preposto alla sicurezza dei lavoratori.
Secondo i dati, illustrati dal Direttore dell’INAIL, relativi al fenomeno infortunistico, è emerso che nel periodo dal 2013 al 2017 si è registrata una generale diminuzione degli incidenti denunciati riguardanti il comparto “industria e servizi”: 4121 nel 2013, 4079 nel 2014, 4009 nel 2015, 3826 nel 2016, 3639 nel 2017.
Nell’ambito di quel comparto, tra i settori maggiormente interessati, figurano quello manifatturiero, gestione e raccolta dei rifiuti, costruzioni, sanità e assistenza alle persone, commercio al dettaglio e all’ingrosso e riparazione veicoli.
Quanto al genere delle persone coinvolte, 2437 sono uomini mentre le donne sono 1202.
Trend in diminuzione si riscontra anche nel comparto dell’agricoltura: dai 691 eventi denunciati nel 2013 si passa ai 519 del 2017 (637 nel 2014, 658 nel 2015, 587 nel 2016).
Gli incidenti mortali, denunciati nel territorio provinciale, nel 2017 sono stati 9 (8 nel comparto industria e 1 in quello agricoltura), dato purtroppo stabile con quelli censiti rispetto agli anni passati (6 nel 2013, 11 nel 2014, 13 nel 2015, 9 nel 2016).
La rappresentante della Regione Toscana, nell’illustrare le molteplici attività svolte in tale materia, ha evidenziato l’importanza di mettere a fattor comune le sinergie tra tutti i soggetti istituzionali, le Organizzazioni Sindacali, i datori di lavoro e le figure qualificate individuate dalla normativa di settore.
Da parte del rappresentante della C.N.A. è stata evidenziata l’importanza che sia svolta, in modo costante, l’attività di formazione dei lavoratori. In tale contesto, è fondamentale il rafforzamento della collaborazione e della sinergia da parte delle aziende nei confronti degli organi di vigilanza ed ispettivi.
I referenti delle organizzazioni sindacali hanno ribadito l’importanza che siano assicurate, con la dovuta continuità, le attività di formazione dei dipendenti e sia garantita ogni sinergia tra i soggetti istituzionali, i datori di lavoro, i dipendenti stessi e le parti sociali.
Il Tavolo, a seguito di un’approfondita discussione, ha condiviso l’opportunità di pervenire alla stipula in un prossimo futuro di un Protocollo di Intesa nel quale prevedere un rafforzamento dell’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno, attraverso l’intensificazione delle attività ispettive e di controllo, alla luce delle indicazioni emerse dalla mappatura delle situazioni di maggior rischio.
Funzione strategica, al fine di elevare gli standard qualitativi della sicurezza nei luoghi di lavoro, si rivela anche la sollecitazione del mondo istituzionale e delle imprese, attraverso un aumento delle iniziative di formazione e di addestramento dei lavoratori all’impiego degli strumenti di protezione ed all’osservanza di tutte le prescrizioni stabilite dalla normativa di settore, potenziando le risorse umane e strumentali necessarie.
A conclusione dell’incontro, il Prefetto ha preso atto con favore della condivisione di intenti riguardo un comune impegno da mettere in campo, nella consapevolezza che l’interesse superiore è la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.