Si svolgerà venerdì 9 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Filanda del centro culturale di Ginestra Fabbrica della Conoscenza di Montevarchi, la presentazione del libro scritto dal Prof. Marco Sterpos dal titolo “Amarcord di una vita”.
Insieme all’autore interverranno il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e l’Assessore alla Cultura Maura Isetto; la serata sarà condotta dal Prof. Massimo Zanoccoli dell’Associazione Amici della Biblioteca.
Si tratta dell’ultimo lavoro realizzato dal nostro concittadino nel quale il Prof. Sterpos ha raccolto in questo libro le memorie di quasi ottant’anni di vita che lo spingono ad alcune riflessioni di carattere generale su fatti di cui egli è stato spettatore o partecipe.
Il prof. Sterpos considera quattro grandi campi: la guerra, la scuola, lo sport, Facebook.
“L’autore inizia dalla guerra perché i suoi primi sei anni di vita sono stati tutti di guerra. Questa esperienza di bambino gli ha lasciato non pochi ricordi, alcuni terribili e tutti incancellabili, che costituiscono l’argomento del primo capitolo.
Il secondo capitolo è dedicato alla scuola, un campo nel quale Sterpos si è trovato immerso per più di un cinquantennio , nelle funzioni prima di studente, poi di docente e capo d’istituto.
Viene poi lo sport che l’autore ha, se non praticato, seguito assai intensamente per tutta la fanciullezza, adolescenza e prima giovinezza, e più pacatamente prima da uomo maturo e poi anche da anziano. Questo discorso sullo sport si concentra particolarmente sul ciclismo e sul calcio, soprattutto quelli degli anni Quaranta e Cinquanta, e Sterpos non nasconde le sue passioni, in quegli sport, cioè Fausto Coppi e la squadra dell’Inter.
Infine il quarto capitolo dedicato a Facebook, un’esperienza alla quale Sterpos ha iniziato a partecipare circa due anni fa. Per lui seguire Facebook ha significato attivare un contatto con un mondo nuovo e rendersi conto di una realtà che rischiava di sfuggirgli.”
Il Prof. Marco Sterpos ha dedicato molta parte della sua attività di ricerca a studi su Carducci e Alfieri.