Il 77% degli imprenditori vorrebbe legato il reddito di cittadinanza ai programmi di formazione. Il 44% pensa che potrebbe offrire un posto di lavoro. Barberis: “ Gli imprenditori sono disponibili a diventare co-protagonisti di questo progetto. Legare il reddito di cittadinanza ad una formazione seria e concertata con le imprese permetterebbe di evitare abusi e di rendere l’intervento davvero utile per l’inserimento lavorativo.” Coloro che avranno diritto al “reddito di cittadinanza”, dovrebbero anche vedersi offrire fino a 3 posti di lavoro.
Ma cosa ne pensano gli imprenditori, che quei 3 posti di lavoro dovrebbero offrire?
Se l’è domandato l’Osservatorio ExpoTraining, che ogni anno svolge una serie di ricerche sui temi connessi al lavoro ed alla formazione che poi diventano la fase per gli workshop e le tavole rotonde organizzate nel corso, appunto, di ExpoTraining, in programma anche quest’anno a Fiera Milano i prossimi 24 e 25 ottobre, in collaborazione con Istituzioni, Associazioni imprenditoriali, Sindacati.
Il 58% degli intervistati ha dichiarato di essere “molto” o “abbastanza” d’accordo con l’istituzione del reddito di cittadinanza. (su un Panel di 500 imprenditori – Metodo Cawi, luglio 2018). Il 77% di questi però lo vorrebbe molto più legato alla frequentazione di corsi di formazione seri, da concordare con le imprese del territorio. Il 69% vorrebbe avere una più stretta collaborazione con i “Centri per l’Impiego”. Il 44% ritiene che dopo una adeguata formazione potrebbe effettivamente offrire un posto di lavoro. E gli imprenditori disponibili ad assumere aumentano al 53% nel centro nord.
“A differenza di quanto potevamo aspettarci, gli imprenditori sembrano favorevoli al reddito di cittadinanza, ma a patto che sia un intervento strettamente legato ad un percorso formativo. – ha dichiarato Carlo Barberis, Presidente di ExpoTraining – Vorrebbero però un ruolo più diretto di concertazione territoriale per indirizzare la formazione e con i Centri per L’impiego, per figure professionali davvero utili e preziose per le loro imprese. In questa ottica, magari attraverso un periodo di training on the job, pensano che potrebbero assumere. Insomma, le imprese sembrano essere positive riguardo il progetto, ma a patto che sia uno strumento di introduzione reale al mondo del lavoro e non si mera assistenza. Molti lo vendono come una opportunità, occorre considerare che a tutt’oggi molte figure professionali sono di difficile reperimento sul mercato del lavoro. Gli imprenditori sono disponibili a diventare co-protagonisti di questa iniziativa.”.
ExpoTraining è il maggiore evento italiano tutto dedicato al lavoro ed alla formazione. Dal 24 al 25 ottobre prossimi a Fiera Milano si incontreranno, in oltre 200 eventi, imprese, politici, sindacalisti, esperti della formazione, accademici, giornalisti ed opinion leader, per discutere il futuro della formazione, presentare le buone prassi e riflettere su dati e ricerche, che poi diverranno il “Libro Bianco della Formazione 2018”, ormai punto di riferimento di settore.
Notizia tratta dal sito www.dire.it